domenica 12 giugno 2011

Nel Portico di Salomone

Atti 5, 12

Per mezzo delle mani degli apostoli
molti segni e prodigi avvenivano nel popolo
ed erano tutti concordemente
nel Portico di Salomone.


Casualmente (mica l'ho fatto apposta!) oggi finiamo proprio nel Portico di Salomone.
E visto che in questi giorni sto vedendo tante cicogne... verrebbe da dire che questo Portico, cioè Gerusalemme (la parte vale il tutto), è la "culla" di questo popolo rinnovato.
La culla dove il neonato uomo nuovo, morto e risorto con Cristo, inizia a crescere.
E con questo, arrivederci all'anno prossimo.

sabato 11 giugno 2011

Buttadentro e buttafuori...

Atti degli Apostoli 5,7-11


Ci fu poi un intervallo di circa tre ore
e sua moglie, ignara dell'accaduto, entrò.
Pietro le chiese: «Dimmi: è a questo prezzo
che avete venduto il campo?».
Ed ella rispose: «Sì, a questo prezzo». 
Allora Pietro a lei: «Com'è che vi siete accordati
per imbrogliare lo Spirito del Signore?
Ecco sulla porta i piedi
di quelli che hanno seppellito tuo marito
e che porteranno via anche te».
Ella all'istante cadde ai piedi di Pietro e spirò.
I giovani entrando la trovarono morta,
la portarono fuori e la seppellirono accanto a suo marito.
Un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa
e in tutti quelli che ascoltavano queste cose.


Tra le tante cose, è curioso il verbo per indicare la morte della signora Saffira e del suo congiunto Anania:

ἐκψύχω: buttar fuori lo spirito

Cioè, in un periodo in cui vagonate di Spirito Santo vengono giù dal Cielo per "entrare dentro"... questi qui lo spirito lo buttano fuori!
Invece di accogliere e farsi riempire dallo Spirito, questi due si accordano per imbrogliare lo Spirito.
E' proprio un bel mistero la libertà umana.

mercoledì 8 giugno 2011

Che mi venga un colpo!

Atti degli Apostoli 5,3-6


Pietro allora disse:
«Anania, perché Satana ti ha riempito il cuore,
così che hai ingannato lo Spirito Santo
e hai trattenuto una parte del ricavato del campo?
Prima di venderlo, non era forse tua proprietà
e l'importo della vendita non era forse a tua disposizione?
Com'è che è nata in cuor tuo questa azione?
Non hai mentito agli uomini, ma a Dio».
All'udire queste parole, Anania cadendo morì
e grande timore si diffuse su tutti gli ascoltatori.
Si alzarono allora i giovani, lo avvolsero,
lo portarono fuori e lo seppellirono.


Fa sempre una certa impressione ascoltare il racconto di questo fatto.
Spero che sia stato l'unico caso, e che non si ripeta più!
Cioè, ascoltare la parola di Pietro e rimanere stecchiti, lì davanti a tutti.

martedì 7 giugno 2011

Non tutte le ciambelle... escono col buco!

Atti degli Apostoli 5,13


Un uomo di nome Anania,
con sua moglie Saffìra,
vendette un terreno
e intascò parte del ricavato,
d'accordo con la moglie,
e consegnando l'altra parte
la depose ai piedi degli apostoli.



lunedì 6 giugno 2011

Occhio al portafoglio!

Atti degli Apostoli 4,34-37

Nessuno infatti tra loro era bisognoso,
quanti infatti erano proprietari di terreni o di case
vendendo portavano i ricavi delle vendite
e deponevano ai piedi degli apostoli,
poi si distribuiva a ciascuno
a seconda che qualcuno avesse bisogno.
Giuseppe poi, 
quello soprannominato dagli apostoli Bàrnaba,
che tradotto significa «figlio dell'esortazione»,
un levita nativo di Cipro,
venduto un campo di sua proprietà
portò il ricavato e depose ai piedi degli apostoli.

sabato 4 giugno 2011

Affari di cuore

Atti degli Apostoli 4,32-33

Cuore ed anima
della moltitudine dei credenti
era uno,
e neppure uno
qualche bene proprio
diceva essere suo,
ma per loro
tutto era comune.

venerdì 3 giugno 2011

ATTENZIONE!!! Zona altamente sismica!

Atti degli Apostoli 4,23-31


I liberati andarono dai loro e annunciarono
quanto i capi dei sacerdoti e gli anziani gli avevano detto.
Gli ascoltatori innalzarono concordi la voce a Dio e dissero:
«Signore, tu che creasti il cielo, la terra, il mare e tutte le cose in essi,
tu che, per mezzo dello Spirito Santo,
dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide:
Perché le nazioni si agitarono
e i popoli tramarono cose vane?
Si sollevarono i re della terra
e i prìncipi si allearono insieme
contro il Signore e contro il suo Cristo;

davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato,
con le nazioni e i popoli d'Israele,
si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato,
per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse.
E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce
e concedi ai tuoi servi di parlare la tua parola con franchezza ,
stendendo la tua mano affinché si compiano
guarigioni, segni e prodigi
nel nome del tuo santo servo Gesù».

Quand'ebbero terminato la preghiera,
il luogo in cui erano radunati tremò
e tutti furono colmati di Spirito Santo
e parlavano la parola di Dio con franchezza.


E' molto bello riascoltare e pregare con questa preghiera della comunità di Gerusalemme.
Radunata in quel piccolo cenacolo che di nuovo si mette a tremare, in questa continua Pentecoste.
E di nuovo viene versato lo Spirito, versato per parlare la Parola con franchezza.
C'è una comunità concorde.
C'è il Padre, che viene pregato.
C'è il Figlio, che viene ricordato.
C'è lo Spirito, che viene donato.
E non ci sono tante altre cose...
Ma direi che c'è tutto l'essenziale.

E penso che sia un bell'invito a tornare all'essenziale.