lunedì 30 maggio 2011

Sbilanciatevi un po'...

Atti degli Apostoli 4,19-20


Pietro e Giovanni
in risposta dissero loro:
«Decidetevi:
è giusto dinanzi a Dio
ascoltare voi
o ascoltare Dio?
Noi infatti non possiamo non dire
quello che abbiamo visto e ascoltato».

domenica 29 maggio 2011

Mica ce l'abbiamo con voi...

Atti degli Apostoli 4,15-18

Dopo aver ordinato loro di uscire dal sinedrio
si consultavano fra di loro dicendo:
«Che cosa faremo a questi uomini?
Un segno evidente è avvenuto per mezzo loro,
noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme,
e non possiamo negarlo.
Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo,
li minacceremo di non parlare più ad ad alcuna persona
in questo nome».
Dopo averlo richiamati
ordinarono loro di non parlare in alcun modo
né di insegnare nel nome di Gesù.

sabato 28 maggio 2011

Quel che si dice: "Restare a bocca aperta!"

Atti degli Apostoli 4,13-14

Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni
e avendo saputo che erano
uomini analfabeti e paesani,
si stupivano
e li riconoscevano come
quelli che erano stati con Gesù.
Guardando poi in piedi con loro
l'uomo che era stato guarito,
non sapevano che cosa replicare.



venerdì 27 maggio 2011

Aiuto! Chiamate la Croce Rossa!!!

Atti degli Apostoli 4,8-12

Allora Pietro, riempito di Spirito Santo, disse loro:
«Capi del popolo e anziani,
se oggi noi veniamo interrogati
sul bene di un uomo malato,
in chi egli sia stato salvato,
sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele
che nel nome di Gesù Cristo il Nazareno,
che voi crocifiggeste,
che Dio risuscitò dai morti,
in questo (nome)
costui sta qui davanti a voi sano.
Questo (Gesù) è la pietra,
quella disprezzata da voi costruttori,
quella diventata la pietra d'angolo.
In nessun altro c'è la salvezza,
nè d'altronde c'è un altro nome
sotto il cielo dato agli uomini,
nel quale noi dobbiamo essere salvati».

giovedì 26 maggio 2011

Mica sempre è festa!

Atti degli Apostoli 4,5-8

Il giorno dopo si riunirono
i loro capi e gli anziani e gli scribi
in Gerusalemme
e Anna il sommo sacerdote
e Caifa e Giovanni e Alessandro
e quanti erano di stirpe sommo-sacerdotale
e avendoli posti in mezzo
li interrogavano:
«In quale forza
o in quale nome
voi fate questo»?
Allora Pietro
riempito di Spirito Santo
disse a loro:


Mica sempre è festa!
Il giorno di Pentecoste finisce, per Pietro e Giovanni, con una bella notte in gattabuia.
Ma, per loro fortuna, a quel tempo la giustizia era abbastanza veloce, e già la mattina dopo avviene il processo per direttissima.

mercoledì 25 maggio 2011

Il gioco vale la candela?

Atti degli Apostoli 4,4

Molti
di quelli che avevano
ascoltato la Parola
credettero
e il numero degli uomini
diventò circa cinque migliaia.


Leggendo questi primi quattro capitoli insieme, sembra quasi che tutto avvenga nel giorno di Pentecoste; o almeno l'autore lascia intendere così.

lunedì 23 maggio 2011

Criminali a piede libero? No, grazie!

Atti degli Apostoli 4,1-3

Mentre parlavano al popolo
si avventarono su di loro
i sacerdoti
il comandante delle guardie del tempio
e i sadducei
incolleriti
perchè essi istruivano il popolo
e annunciavano in Gesù
la risurrezione dai morti.
E misero su di loro le mani
e li posero in prigione fino al giorno dopo;
infatti era già sera.

domenica 22 maggio 2011

E' davvero molto più meglio!

Atti degli Apostoli 3,11ss

Lui stava aggrappato a Pietro e Giovanni.
      Tutto il popolo accorse da loro

      presso il Portico detto di Salomone, stupiti.
Pietro guardava.

     Rispose al popolo:
«Uomini d'Israele!
Perché vi meravigliate per questo?
Perché ci fissate come se per nostro potere
o per la nostra religiosità
avessimo fatto camminare lui?
Il Dio di Abramo e di Isacco e di Giacobbe,
il Dio dei nostri padri ha glorificato suo figlio Gesù,

sabato 21 maggio 2011

Qui ci vogliono un po' di STUPEFACENTI!

Atti degli Apostoli 3, 9-11


Tutto il popolo vide che lui camminava e lodava Dio
riconoscevano poi che lui era lui,
quello seduto alla porta Bella del Tempio per l'elemosina 
e furono pieni di meraviglia e stupore per ciò che gli era accaduto.
Mentre lui stava aggrappato a Pietro e Giovanni
tutto il popolo accorse da loro presso il Portico detto di Salomone, stupiti.

venerdì 20 maggio 2011

Le caviglie e la fede son parenti: facciamo una lastra?

Aggiungi didascalia
Atti degli Apostoli 3, 7-8


Pietro prende lo zoppo per la mano destra.
Pietro solleva lo zoppo.
I piedi e le caviglie dello zoppo
si rinvigoriscono di colpo.
Lo zoppo salta su.
Lo zoppo sta su da solo.
Lo zoppo cammina.
Lo zoppo entra con Pietro e Giovanni nel tempio.
Lo zoppo cammina.
Lo zoppo salta.
Lo zoppo loda Dio. 


Due righe, dieci verbi.
Due righe molto movimentate, piene di azione.
Dieci verbi molto profondi, per chi mastica la Bibbia.

giovedì 19 maggio 2011

Un papa povero in canna

Atti degli Apostoli 3,6


Pietro disse:
«Argento e oro non sono a me,
ma ciò che ho, questo a te do:
nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno,
cammina!».


Curiosando su siti internet e gruppi facebook ANTICLERICALI (chi non ha lo stomaco un po' forte, non lo faccia), ho notato che una delle cose che più inviperisce sodali ed aderenti di questi gruppi sono proprio le ricchezze della chiesa, gli ori e i tesori del Vaticano, gli ermellini e i lussi del papato.

mercoledì 18 maggio 2011

Bella roba, neh: tutti entrano... e io no!

Masolino da Panicale, "Guarigione dello storpio"
1426 - Cappella Brancacci, Firenze
Atti degli Apostoli 3,3-5


Pietro e Giovanni stanno per entrare nel tempio.
Lo zoppo vede Pietro e Giovanni.
Lo zoppo chiede di ricevere un'elemosina.
Pietro osserva con Giovanni lo zoppo.
Pietro dice: «Guarda verso di noi».
Lo zoppo li fissa.
Lo zoppo aspetta di ricevere qualcosa da loro. 


Cosa sta aspettando di ricevere questo zoppo?

martedì 17 maggio 2011

Lo zerbino del Tempio

Atti degli Apostoli 3,1-2

(Ogni giorno il Signore
          mette dentro i salvati nel Suo Stesso Tempio).
Pietro e Giovanni
          salgono al Tempio nell'ora della preghiera, la Nona.
Ogni giorno un uomo zoppo dall'utero di sua madre
          viene portato e lo mettono davanti alla porta del Tempio, quella chiamata Bella,
          per chiedere l'elemosina a quelli che entrano nel Tempio

 κύριος προσετίθει τοὺς σῳζομένους καθ'ἡμέραν ἐπὶ τὸ αὐτό
Πέτρος καὶ Ἰωάννης ἀνέβαινον εἰς τὸ ἱερὸν
ἀνὴρ χωλὸς ἐβαστάζετοὃν ἐτίθουν καθ'ἡμέραν πρὸς τὴν θύραν τοῦ ἱεροῦ 
τοῦ αἰτεῖν ἐλεημοσύνην παρὰ τῶν εἰσπορευομένων εἰς τὸ ἱερόν


Scusate i versetti in greco e colorati, ma così si vedono meglio alcune cose, che in tutte le traduzioni vanno perse.

domenica 15 maggio 2011

4x4=1

Atti degli Apostoli 2,43-47a
In ogni anima sorgeva timore,
accadevano molti prodigi
e segni attraverso gli apostoli.
Tutti i credenti stavano nello stesso posto
e avevano tutto in comune
vendevano le proprietà e i beni
e li dividevano tra tutti,
secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno frequentavano
assiduamente il tempio
spezzavano il pane in casa,
mangiavano con gioia e semplicità di cuore,
lodavano Dio
e avevano la stima di tutto il popolo.

Questi 4 versetti e mezzo "spiegano" il precedente versetto 42, quello che sinteticamente riassumeva le 4 cose che facevano i primi ebrei-cristiani (o giudeo-cristiani, secondo la definizione scientifica).

  • Didachè: scopriamo che l'insegnamento degli apostoli non è solo legato all'annuncio e alla spiegazione della Parola di Dio, ma assume le caratteristiche degli antichi "profeti", ben conosciuta al popolo di Israele; cioè non solo portano la Parola, ma fanno anche "segni e prodigi". Un insegnamento quindi che vede "parole e gesti intimamente connessi.
  • Koinonìa: scopriamo che la comunione non era solo un valore astratto, ma una cosa molto concreta; fatta di un luogo preciso di ritrovo, di terreni e soldi condivisi, di cibo condiviso. 
  • Spezzare il pane: mi dispiace per gli amanti degli edifici di culto e delle chiese (che sono una deformazione posteriore e costantiniana del cristianesimo), ma Gesù e gli Apostoli non hanno mai costruito chiese, cappelle, altari e affini. L'Eucarestia la si celebra in casa e non in chiesa, e dopo la messa si mangia pure insieme (non di solo Pane vive l'uomo...). 
  • Preghiere: anche qui qualcuno si scandalizzerà, ma i primi cristiani erano dei bravi ebrei, che andavano tutti i giorni a pregare e lodare Jahvè nel Tempio di Gerusalemme.
Ad essere sinceri, senza usare il senno di poi, si può tranquillamente osservare che non siamo di fronte alla fondazione di una nuova religione.
Siamo di fronte ad un gruppo di ebrei che vivono la propria fede con rinnovato slancio. Nell'accoglienza di Gesù come Messia e Signore, da lungo atteso.
E questo slancio rinnovato è fatto di preghiera comunitaria, di liturgia domestica, di condivisione e fraternità, di accoglienza e meditazione della Parola di Dio accompagnata dai segni degli apostoli.

Forse, dico forse, per un rinnovato slancio della nostra fede non occorre costruire chissà quali cattedrali o far apparire chissà quali madonne a megiugorie...
Forse basterebbe pregare un po' di più insieme, celebrare qualche eucarestia nell'intimità delle case, crescere un po' di più nella fraternità e nella condivisione...

E i successori degli apostoli (i vescovi, e i sacerdoti e diaconi che collaborano con loro) potrebbero portare più Parola e meno parole, e magari fare qualche segno e prodigio...

I primi giudeo-cristiani erano 4 gatti che facevano 4 cose in croce. Risultato? Una unità. 

sabato 14 maggio 2011

4x4: quattro cose x quattro gatti



Atti degli Apostoli 2,41


ἦσαν δὲ προσκαρτεροῦντες           Erano fedelissimi
τῇ διδαχῇ τῶν ἀποστόλων         all'insegnamento degli apostoli
καὶ τῇ κοινωνίᾳ                              e alla condivisione,
καὶ τῇ κλάσει τοῦ ἄρτου               e allo spezzare il pane
καὶ ταῖς προσευχαῖς                      e alle preghiere.


Ho messo questo versetto nella lingua tradizionale della Chiesa (che non è il latino... ma il greco), perchè alcuni termini sono molto importanti, e magari li sentiamo usare ogni tanto.


I primi cristiani non è che facessero poi molte cose.
Noi oggi siamo abituati a vedere una Chiesa polivalente e polifunzionale, che si occupa di tutto e di più: dalla liturgia agli ospedali, dalle università allo sport, dall'arte alla catechesi, da uno Stato (il Vaticano) alla televisione...
I primi cristiani, no: con tutto quello che c'era da fare, loro facevano solo quattro cose in croce.
Ed erano pure assidui a queste quattro cose, e ci tenevano molto.

  • Didachè: passavano il tempo ad ascoltare quei dodici ebrei che erano stati con Gesù dal battesimo di Giovanni fino alla sua ascensione. Cioè, sarebbe un po' come dire se noi oggi passassimo tutti i giorni ad ascoltare i quattro vangeli...
  • Koinonìa: ci tenevano poi a ritrovarsi, a stare insieme, a condividere le proprie cose (sia quelle spirituali, ma anche gli euri...). Cioè, alla forza centrifuga che conduce alla dispersione, all'egoismo e all'individualismo, loro opponevano una forza centripeta, che li aiutava a crescere nella comunione.
  • Spezzare il pane: ovviamente, ci tenevano a celebrare l'Eucarestia ogni domenica; ma anche, probabilmente, a mangiare insieme.
  • Preghiere: pregavano. Sappiamo già, che da buoni ebrei, continuavano a fare le preghiere quotidiane ebraiche, oltre a salire al tempio e frequentare le sinagoghe. Ovviamente hanno imparato anche a pregare il Padre attraverso Gesù Cristo, nello Spirito.
Mi verrebbe da dire che questa Chiesa è quella che Gesù ha fondato e avviato... un gruppo di persone che vive di catechesi, fraternità, eucarestia e preghiera.
Facendo il po' il massimalista... tutto il resto vien dopo, ed è un di più, oserei dire che potrebbe anche non essere essenziale.

venerdì 13 maggio 2011

Stiamo dando i numeri?!?

Atti degli Apostoli 2,41
Quindi gli accoglienti la sua parola
furono immersi
e quel giorno si aggiunsero
circa tremila persone.


L'occhio di quasi tutti cade subito sul numero. Sul TREMILA.
Circa 3000 persone che si aggiungono ai circa 120 = circa 3120.
Un bel colpaccio, per essere la prima predica di Pietro: penso che nemmeno Gesù abbia mai ottenuto un successo così strepitoso.

giovedì 12 maggio 2011

Brutta roba la SCOLIOSI!

Atti degli Apostoli 2,40


Testimoniò
con numerose altre parole
e li esortava dicendo:
«Salvate
da questa generazione perversa!».


Questo piccolo inciso, che conclude il primo discorso del primo papa nella prima pentecoste dopo la prima Pasqua, mi ha sempre incuriosito.
Soprattutto la seconda parte, con quel riferimento alla "generazione perversa".

mercoledì 11 maggio 2011

Bei tempi! Quando la fede nasce dall'ascolto...

Agostino viene battezzato da Ambrogio
Atti degli Apostoli 2,38-39


Pietro a loro:
«Convertitevi
e sia immerso ciascuno di voi
nel nome di Gesù Cristo
per rimozione dei vostri peccati
e riceverete il dono dello Spirito Santo.
Per voi infatti è la promessa
e per i vostri figli
e per tutti quelli che sono lontani,
quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».



martedì 10 maggio 2011

Se ci sei... BATTI UN COLPO!

Atti degli Apostoli 2,37


Agli ascoltatori
fu trafitto il cuore
e dissero a Pietro
e agli altri apostoli:
«Che facciamo,
uomini fratelli?».


Un solo versetto, che è il sogno segreto di tutti i preti di questo mondo.