giovedì 26 maggio 2011

Mica sempre è festa!

Atti degli Apostoli 4,5-8

Il giorno dopo si riunirono
i loro capi e gli anziani e gli scribi
in Gerusalemme
e Anna il sommo sacerdote
e Caifa e Giovanni e Alessandro
e quanti erano di stirpe sommo-sacerdotale
e avendoli posti in mezzo
li interrogavano:
«In quale forza
o in quale nome
voi fate questo»?
Allora Pietro
riempito di Spirito Santo
disse a loro:


Mica sempre è festa!
Il giorno di Pentecoste finisce, per Pietro e Giovanni, con una bella notte in gattabuia.
Ma, per loro fortuna, a quel tempo la giustizia era abbastanza veloce, e già la mattina dopo avviene il processo per direttissima.



Abbiamo già trovato un POPOLO disperso che si era riunito a Gerusalemme da ogni angolo del mondo, per la festa.
Abbiamo poi trovato un POPOLO nuovo riunito a Gerusalemme nella stanza al piano superiore.
Poi abbiamo trovato un POPOLO che si riunisce, sempre a Gerusalemme, attorno a Pietro, Giovanni e l'ex-Zoppo.


Qui troviamo un'altra riunione, sempre a Gerusalemme.
C'è come una specie di forza centripeta, che spinge a riunirsi.
Stavolta è una riunione di pezzi grossi.
C'erano proprio tutti.
Una cosa solenne.
E in mezzo vengono mezzi questi due poveri cristi,
due pescatori di provincia.


Comincia l'interrogatorio.


Penso che a noi non capiterà mai di essere messi in mezzo a un tribunale di così alto livello.
Però...
Però ci sono tanti piccoli e quotidiani tribunali, che ci giudicano, e ci chiedono conto di quello che diciamo e facciamo.
Ci chiedono:
"Chi ti da la forza di fare questo? Chi ti ispira? Il nome, dimmi il nome!".


Pietro risponde, ma prima di rispondere è stato riempito di Spirito Santo.
Ha bevuto il vino nuovo.
E' diventato un uomo spirituale.
Non è più il pauroso del giovedì santo, che rinnega,
e dice di non conoscere quell'uomo.


E cosa faccio io davanti al tribunale della vita,
davanti ai miei familiari, colleghi, amici?
Mica sempre è festa, e tante volte mi trovo in giudizio,
se metto in pratica la Parola che ascolto e accolgo.

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