lunedì 23 maggio 2011

Criminali a piede libero? No, grazie!

Atti degli Apostoli 4,1-3

Mentre parlavano al popolo
si avventarono su di loro
i sacerdoti
il comandante delle guardie del tempio
e i sadducei
incolleriti
perchè essi istruivano il popolo
e annunciavano in Gesù
la risurrezione dai morti.
E misero su di loro le mani
e li posero in prigione fino al giorno dopo;
infatti era già sera.



A noi che ascoltiamo oggi questo racconto, possono sembrarci ridicoli questi due capi d'imputazione:

  • ISTRUIRE IL POPOLO
  • ANNUNCIARE LA RESURREZIONE DEI MORTI IN GESU'

Eppure... sono questi i due motivi che portano al primo arresto di Pietro e Giovanni.
Istruire il popolo di per sè è una grande bella cosa, soprattutto quando è gratis. Ma è certamente una cosa "sgradita" quando questa educazione sfugge al controllo di chi detiene il potere.
Come i genitori si arrabbiano per le cattive compagnie e i cattivi maestri che insegnano ai propri figli idee e comportamenti "contrari" o non condivisi,
così i PRETI, l'ESERCITO, e LA MAGGIORANZA PARLAMENTARE si irritano molto assai con questi due che, senza il loro permesso e il loro controllo, informano e formano il popolo di cui sono tutori ed educatori.
Ne sanno qualcosa da queste parti: guai a chi osava istruire il popolo con dottrine difformi da quella comunista... si finiva dritti nell'Isola di Belene! Qualche anziano nostrano si ricorderà ancora dei manganelli e dell'olio di ricino...
ISTRUIRE il popolo è una cosa altamente rischiosa per la propria incolumità. Se invece di parlare e fare convegni sulle sfide educative, ci mettessimo ad educare... forse qualche schioppettata (come accadde al povero don Bosco) ce la prenderemmo anche noi. Educare liberamente è sempre una "sfida" a qualcuno, che vorrebbe educare diversamente.


Il secondo capo d'imputazione non è tanto invitare a credere alla risurrezione: i Farisei già la proponevano e ci credevano, ed avevano il favore della maggioranza del popolo, quindi nulla di nuovo sotto il sole. Certamente alla elitè sadducea questa cosa non sfagiolava, ma non era certo un reato.
Il reato, la cosa che irrita e fa mettere le mani addosso, è annunciare la resurrezione "in Gesù".
Dicendo al popolo che "Dio ha risuscitato, glorificato e stabilito come Messia quel Gesù che voi avete consegnato, rinnegato e ucciso", Pietro e Giovanni buttano una "bomba" in mezzo al cortile del Tempio (non dimentichiamo dove siamo).
Dicono che chi continua ad avercela con Gesù, si mette contro Dio.
Si mette contro il Messia, contro lo Spirito, diventa degno di essere estirpato dal popolo di Israele, come faceva il buon Mosè coi ribelli.


Provate ad immaginare cosa succederebbe se un pazzoide si mettesse davanti alla Pietra a La Mecca, e si mettesse a dire che Maometto è un falso profeta, un mangiatore di salame bergamasco e un ubriacone...
Oppure se un pazzoide si mettesse sull'obelisco di piazza San Pietro a Roma a dire che il Papa e il Presidente della Repubblicana Italiana spacciano droga...


A La Mecca lo lincerebbero, a Roma lo porterebbero alla Neuro...
A Gerusalemme li arrestano.
Questi due galilei, questi due provincialotti ignoranti con un terribile accento dialettale, che sulla spianata del Tempio dicono che Dio sta dalla parte di un uomo condannato e giustiziato dai Capi. Che i Capi sono dei miscredenti.


E così Pietro e Giovanni si ritrovano con queste mani addosso.
Queste mani a volte molto visibili,
ma tante volte molto invisibili,
che arrestano, fermano, imprigionano, strattonano, legano, bloccano, impediscono, indirizzano, conducono....
Le mani del Potere e dei poteri...
Mani potenti, che ti prendono e ti portano dove vogliono loro.
Mica è bau bau - micio micio
educare il popolo
e mettersi dalla parte di Dio!
Oltre a pestare la coda del serpente,
si pestano i piedi e i calli a molte persone...

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