mercoledì 11 maggio 2011

Bei tempi! Quando la fede nasce dall'ascolto...

Agostino viene battezzato da Ambrogio
Atti degli Apostoli 2,38-39


Pietro a loro:
«Convertitevi
e sia immerso ciascuno di voi
nel nome di Gesù Cristo
per rimozione dei vostri peccati
e riceverete il dono dello Spirito Santo.
Per voi infatti è la promessa
e per i vostri figli
e per tutti quelli che sono lontani,
quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».





Ricapitoliamo. In questi versetti è tracciato un cammino, scandito da tappe ben precise, che potremmo definire un modello ben preciso di "iniziazione cristiana":

  • ASCOLTO
  • VENGO TRAFITTO NEL CUORE
  • CHIEDO che cosa devo fare
  • MI CONVERTO
  • MI FACCIO IMMERGERE
  • ACCOLGO lo Spirito
Ci sarebbe molto da dire su ognuna di queste tappe, che possono durare poco tempo o lunghi anni. Ma in entrambi i casi andrebbero percorse...
Purtroppo oggi c'è un po' di confusione (in duemila anni ne abbiamo cambiate di cose, rispetto al modello "originale"...).

Purtroppo, ancora troppo spesso, noi prima IMMERGIAMO (= battezziamo) chi non sa neanche di essere immerso e non hai mai chiesto di essere immerso (= neonati e bambini), e non sa nemmeno in chi viene immerso e perchè viene immerso.

Poi purtroppo pensiamo di DONARE lo Spirito Santo (come se fosse nostro o facesse quello che gli diciamo noi...) a chi non sa che cosa farsene di questo dono...

Non parliamo poi di conversione e di cuore trafitto...

Boh! Come sanno i miei amici non sono mai stato entusiasta del modello che va per la maggiore di iniziazione cristiana (cioè battesimo dei bambini, cresime e prime comunioni di bambini).

E pregare con questi brani di Parola di Dio non mi rende certo più entusiasta.
Boh.
In coscienza, cioè, mi è sempre apparsa più conforme alla volontà di Dio (diciamo così) una fede che nasce (in una persona adulta, libera e responsabile) dall'ascolto di una parola che trafigge, che genera un desiderio e una domanda.
Una domanda a cui segue una conversione, un cambiamento radicale.
Un cambiamento a cui segue una graduale immersione (non solo sacramentale) nel mistero e nella vita di Dio e della Chiesa.
Una immersione accompagnata dall'accoglienza dello Spirito, cioè dal cominciare a vivere la vita nuova nello Spirito, cioè diventare uomini spirituali.

Purtroppo noi spesso, quasi sempre, oggi ripetiamo queste stesse parole, accompagnandole magari con gesti sacramentali.
Ma a queste parole (ascolto, immersione, conversione, accoglienza...) non corrisponde la realtà; non c'è cioè la reale esperienza della persona.

"ESSERE IMMERSI" (= essere battezzati) resta solo un essere messi e tolti dall'acqua, senza una analoga immersione quotidiana e continua nello Spirito e nel Mistero di Cristo. 

ASCOLTARE         CONVERSIONE

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