venerdì 13 maggio 2011

Stiamo dando i numeri?!?

Atti degli Apostoli 2,41
Quindi gli accoglienti la sua parola
furono immersi
e quel giorno si aggiunsero
circa tremila persone.


L'occhio di quasi tutti cade subito sul numero. Sul TREMILA.
Circa 3000 persone che si aggiungono ai circa 120 = circa 3120.
Un bel colpaccio, per essere la prima predica di Pietro: penso che nemmeno Gesù abbia mai ottenuto un successo così strepitoso.

Purtroppo, come dicevamo qualche giorno fa, a me non mi piacciono i numeri.
Avrò problemi agli occhi... ma il mio occhio cade sulla prima parola, e poi sulla seconda.
Prima parola: gli ACCOGLIENTI la sua parola.
Seconda parola: FURONO IMMERSI.
Che siano 3000, 120, 10 o 1... non ha importanza: importante è quello che ci sta prima.


Una Parola annunciata chiede di essere ACCOLTA. E qui ci sarebbero molte cose da meditare, su questa fede che nasce dall'ascolto e dall'accoglienza di una Parola parlata e di una Testimonianza raccontata. Dico solo che questa accoglienza non è un una tantum, ma una dimensione quotidiana della persona credente.


E poi c'è questa storia dell'immersione, che purtroppo identifichiamo sempre con il battesimo una tantum, mentre anche questa è una dimensione quotidiana e continua del credente cristiano. Cioè: si viene immersi nello Spirito per restare immersi. Una bella immagine che aiuta a comprendere cosa intendiamo per immersione, è quella del Salmo 1, cioè quella di una persona radicata, immersa nella Parola del Signore accolta:



Beato l'uomo
che nella Parola del Signore
trova la sua gioia,
la Sua Parola medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono.

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